Marciano 268A
L'occasione di un nuovo progetto capitò quando Vincenzo venne in possesso di una AlfaRomeo Montreal incidentata, dalla quale prelevò motore e cambio, e iniziò la costruzione di un telaio in tubi al "25CrMo4" progettato da lui, era la fine del 1972.
I lavori però, procedono lentamente, perché la prima priorità era quella del lavoro.
Durante gli anni della lavorazione, vengono trovati e messi da parte i componenti necessari per completare la vettura, come i cerchi della AlfaRomeo 33 in magnesio di 13 pollici, il parabrezza della Ferrari 250LM, differenziale della Jaguar E-Type con autobloccante, fanaleria Ferrari 250GTO e strumentazione AlfaRomeo.
La carrozzeria viene realizzata a mano, in alluminio, ed anche tutti gli altri componenti come bracci delle sospensioni, mozzi, radiatori, serbatoio, e altri componenti vengono realizzati artigianalmente.
Il motore abbandona l'iniezione meccanica Spica, e vengono installati 4 carburatori weber doppio corpo da 40, gli alberi a cam vengono rifatti con un alzata maggiore, e gli scarichi sono più grandi.
La fine del progetto vede la luce solamente alla fine degli anni '90.
Il nome viene deciso soltanto al termine dell'opera, e per l'appunto vengono scelte le sigle del motore e della sua posizione: 2600 cc, 8 cilindri in posizione anteriore. Marciano 268A.